mercoledì 26 luglio 2017

Incontro.

Lei era in quel periodo che, prima o poi, deve arrivare per una donna, una ragazza.
Quel periodo in cui ci si sente belle, ci si sente nel proprio mondo, si fanno delle cose che danno gioia. 
Quel periodo che fa diventar belli perché la luce che si emana é serenità. 
Perché si sorride, anche per nessun motivo, solamente perché si sta bene. 

Lei studiava, e amava studiare. 

Amava imparare quelle formule matematiche, eppure lei odiava da sempre la matematica, ma quelle formule davano un senso a tutto. 
Così, lo studio non era più noia, era scoperta e passione. 

Lei, in quei mesi, aveva lasciato da parte un po' tutto per un altra sua passione: la politica, quella fatta bene, quella onesta, quella che doveva cambiare le cose. 
Certo, forse l'utopia dava forma alla sua speranza e allora diventava passione, ma non c'è altro modo per definirla. 


Lei era di una bellezza diversa.
Le sue forme erano abbondanti, ma equilibrate, morbide.

I suoi denti lasciavano uno spazio tra di loro. 
Era un particolare che lei identificava come un difetto, da sempre, ma ciò non le impediva di sorridere e ridere, ridere a crepapelle.
Ricordava bene quella poesia che la sua maestra le aveva insegnato da piccina, che il sorriso non costava nulla, perciò era meraviglioso regalarlo a tutti. 

Quella sera, presa dai suoi impegni, aveva una di quelle riunioni noiose, ma che lei aspettava entusiasta. 
Pochi capivano il motivo per cui una ragazza di 23 anni avesse così tanta voglia di cambiare il mondo.

Iniziando da un paesello, magari.





Arrivó in quella stanza, angusta, c'erano già un bel po' di persone ad aspettare. 

C'erano gli anziani, fieri di aspettare i giovani, per discutere e crescere tutti insieme.

E c'era lui, un ragazzo come altri, sconosciuto. 
Piacere.

Piacere mio. 

Un amico di un amico, ne aveva sentito parlare, niente di più. 
Lui la guardó, senza un grande interesse. 
Lei lo guardò e pensó: chissà se sarà impegnato il suo cuore.
Pensieri frivoli per una ragazza così, eppure...






[Continua....]

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